Serate persiane
Cinema e cultura dall'Iran
Mercoledì 6 novembre il secondo appuntamento
con l'inedito Frontier Blues
Cari soci ed amici,
siamo giunti al terzo e penultimo appuntamento della rassegna Serate Persiane - cinema e cultura dall'Iran.
Mercoledì 6 novembre ore 21 proietteremo al Filo il film "Frontier Blues", presentato in più di 20 festival internazionali, premiato dalla critica, ma che non è mai stato distribuito nel nostro Paese. Abbiamo dunque provveduto a tradurlo in italiano noi stessi, in linea con l'impegno dell'associazione Antani nel valorizzare e far conoscere pellicole di grande valore che altrimenti resterebbero sconosciute.
In questa tappa del viaggio alla scoperta della cultura persiana ci accompagnerà il musicologo iraniano Amir Molookpour, che introdurrà la serata parlandoci del ruolo della musica e della colonna sonora nel cinema iraniano.
Mercoledì 6 novembre ore 21 proietteremo al Filo il film "Frontier Blues", presentato in più di 20 festival internazionali, premiato dalla critica, ma che non è mai stato distribuito nel nostro Paese. Abbiamo dunque provveduto a tradurlo in italiano noi stessi, in linea con l'impegno dell'associazione Antani nel valorizzare e far conoscere pellicole di grande valore che altrimenti resterebbero sconosciute.
In questa tappa del viaggio alla scoperta della cultura persiana ci accompagnerà il musicologo iraniano Amir Molookpour, che introdurrà la serata parlandoci del ruolo della musica e della colonna sonora nel cinema iraniano.
Frontier Blues è un "piccolo gioiello" che ci porterà nelle sconfinate steppe della frontiera iraniana del Nord, con i suoi magnifici paesaggi e i silenzi carichi di significato. Il regista Babak Jalali la descrive così:
"La zona dell’Iran del Nord al confine con il Turkmenistan è stata a lungo trascurata dal cinema iraniano.
Si tratta di un’area molto diversificata, con aride pianure, montagne e il Mar Caspio. La popolazione locale si compone di persiani, kazaki e turkmeni.
È anche dove sono nato.
Ho sempre trovato che abbia mantenuto la sua specificità. È abbastanza diverso rispetto a qualsiasi altro luogo in Iran. È sempre stato che le persone si sentissero dimenticate e tagliate fuori dal resto del Paese.
Trovo che sia ancora cosi adesso. Stando lì, pensi che le opportunità siano tantissime. Per la sua posizione di confine e la vicinanza al mare, è stato visto come un potenziale passaggio per l’Europa a Ovest e il resto dell’Asia, a Est. Ma non è mai stato così.
Con Frontier Blues, voglio mostrare questaatmosfera cosi unica e diversa."
Vi aspettiamo dunque per una serata ricca di stimoli e scoperte culturali!
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